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Nuovo Consiglio direttivo per l’associazione ex allievi del Master in management dell’innovazione: “allargare la base, fare rete e sviluppare il mercato in maniera sostenibile ed etica”

Data pubblicazione: 30.06.2014
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L’associazione degli ex allievi del Master in management dell’innovazione della Scuola Superiore Sant’Anna (Ammisa) ha rinnovato il suo Consiglio direttivo. Il nuovo presidente è adesso Bruna Putzulu, che subentra a Valerio Focanti, mentre le cariche di vicepresidente e di segretario sono state assegnate, rispettivamente, a Cristina Raso e a Paolo Pilia.

Nei progetti dell’associazione figurano il consolidamento delle relazioni instaurate negli anni con multinazionali come Ibm, Finmeccanica, Intesa San Paolo, e l’attivazione di nuove collaborazioni con aziende orientate all’innovazione e alla crescita (Spaziodati e Blastness, per citarne alcune). Ciò presuppone una grande attenzione verso imprese competitive, comprese quelle piccole e medie di alto profilo che, nella crisi, hanno spesso dimostrato come la loro dimensione possa rappresentare una carta vincente per rispondere alle esigenze di un business sempre più orientato alla flessibilità unita a elementi competitivi in grado di differenziarle. L’Associazione vuole anche allargare la base associativa, consentendo agli ex allievi che provengono da altri percorsi di Master o di Dottorato di entrare in Ammisa, per creare sinergie in altri settori professionali, nonché per mantenere vivo il contatto con il mondo accademico.

“La nostra associazione – sottolinea il neo presidente Bruna Putzulu – vuole consolidare l'immagine legandola in maniera ancora più chiara all'eccellenza e quindi al nome della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e rafforzare l’universo dei propri valori come la condivisione, la voglia di mettersi in gioco e la spinta verso il nuovo, valori di cui anche Pisa e la Toscana si fanno portavoce. L’intento è dimostrare che si può fare ‘rete’ e business in maniera eccellente, senza dimenticare i principi della sostenibilità, dell’etica e della moralità che ci auguriamo guidino il mercato del futuro”.